Quanto può pesare nella nostra vita l’immagine mentale che associamo a una parola, una descrizione, un pensiero o un’aspettativa? Molto, e quella stessa immagine, ci rende spesso profeti di finali scontati.
La mente si aggrappa a tutto quello che trova per andarsene avanti o indietro, nella preoccupazione di qualcosa che ancora non sappiamo e già ci tormenta e nella nostalgia di qualcosa che non esiste più, ma che non abbiamo superato. Tutti quegli strascichi di incomprensione passata e preoccupazione futura ingombrano così tanto da non fare spazio al presente che è molto più semplice.
La luce non sarebbe così sacra, se non lo fosse anche il suo opposto, l’ombra. Scopriamo e accettiamo attraverso le pratiche corporee, yoga e teatro, una parte imprescindibile di noi stessi.
C’è stato un tempo di grande inconsapevolezza in cui mi trovavo a fare i conti col mio corpo che, palesemente in difficoltà, cercava di parlarmi attraverso coliti talmente intense da bloccarmi il respiro e darmi la sensazione di un pugnale infilato nel cuore; attraverso crampi
Il Teatro è necessario? È il 26 gennaio 2021, c'è una pandemia mondiale e io sono in Lombardia, faccio teatro, tra un mese è praticamente un anno che non lavoro, perché il teatro esiste e resiste da che esiste l'uomo, ma è ancora (e probabilmente
Ci sono fastidi corporei a cui incomprensibilmente ci abituiamo: li accogliamo come parte della nostra vita, presenti tanto quanto le normali sensazioni di sonno, fame, sete. Tipicamente sono la stanchezza che diventa cronica, l’infiammazione dei muscoli del trapezio (comunemente etichettata “cervicale”) e il mal di